Sempre più spesso so sentono notizie di risarcimenti milionari, per incidenti

Ad esempio sul Resto del Carlino di qualche mese fa (esattamente di fine Dicembre 2020) si leggeva la notizia dal titolo inequivocabile:

“Barista investito a Rimini: scatta il risarcimento milionario”

Si tratta di uno sfortunato barista Riminese che investito in sella alla sua bicicletta aveva riportato lesioni talmente gravi da causargli la morte nel letto del reparto di Rianimazione del “Bufalini” di Cesena dove era stato trasportato nel vano tentativo di salvarlo. Una tragedia immensa si era così abbattuta sulla sua famiglia che, tramite i propri avvocati, aveva cercato giustizia. Grazie ad una sentenza del tribunale i parenti del barista sono riusciti ad ottenere dalla compagnia assicuratrice dell’investitore un risarcimento per i danni morali subiti. Ai parenti della vittima è stato liquidato più di un milione di euro.

Inoltre resta ancora aperto il fronte penale. Il conducente dell’auto investitrice è stato rinviato a giudizio.

Appare dunque importantissimo scegliere una polizza che abbia un buon massimale, di fatto nel momento in cui stipulate una polizza ci sono clausole a cui bisogna prestare molta attenzione, in modo particolare ai massimali.

Ovvero la somma massima che l’assicurazione deve corrispondere al danneggiato in caso di sinistro. Attenzione però si tratta di cifre calcolate per sinistro e non per persona, pertanto se un incidente coinvolge per esempio tre soggetti, il massimale si deve dividere per tre.

Cosa succede se si superano i massimali previsti dalla nostra polizza?

Mettiamo il caso in cui ci troviamo coinvolti i un  sinistro con gravi o gravissimi danni alle persone (invalidità permanente o nella peggiore delle ipotesi morte) i danni da pagare, come abbiamo visto dai recenti casi giornalistici, potrebbero essere molto ingenti.

Se il danno risulta superiore al massimale previsto dalla propria assicurazione, l’assicurato responsabile del sinistro è tenuto a pagare di tasca propria la differenza tra la quota risarcita dall’assicurazione e il valore totale del danno causato.

Per capire meglio facciamo un esempio:

Ipotesi in cui l’importo del danno corrisponde a 10.000.000 euro e l’assicurato ha stipulato una polizza con massimale minimo, la compagnia paga al beneficiario l’indennizzo di 6.070.000 euro mentre la restante quota, ossia 3.930.000 euro, rimane a carico del conducente o, in solido, del proprietario della vettura responsabile.

Per cui puntare ad un massimale più basso per risparmiare sul costo della tua assicurazione non è una scelta molto intelligente, è meglio dunque tutelarsi con un’assicurazione dai massimali parecchio alti.

Fonte: Sicurauto.it e IlRestodelCarlino

Category
Tags

Comments are closed